Il “caregheta” in Canada

Un giorno un amico mi disse: «Guarda che Antonio è Bellunese». Fu così che incontrai Antonio Renon a una festa dell’Associazione Trevisani nel Mondo. A Ottawa siamo pochissimi originari di Belluno e trovarci in una città di 800mila abitanti è difficile.

Antonio era pensionato, vedovo da molti anni, e i suoi tre figli erano grandi. Tra le festicciole comunitarie, i bingo e la chiesa ci si teneva in contatto con gli amici ed era facile che ci incontrassimo. «Sì, sì, me ciene ancora in contatto co la me fameia a Gosaldo, e le tanti anni che son qua a Ottawa*».

Antonio iniziò a raccontarmi la sua storia da caregheta. Prima della Seconda guerra mondiale, compiuti dieci anni, partì in autunno con una squadra di seggiolai. Cominciò la sua passione che durò per tutta la vita: creare sedie iconiche da un tronco di legno verde e un po’ di paglia. Con l’occhio e la mano fatti grazie all’esperienza da giovane, Antonio cercò di ricreare le stesse sedie in Canada.

Si comprò un piccolo bosco a North Gower per facilitare l’approvvigionamento di legno verde e, usando attrezzi portati con sé dall’Italia, si mise a sperimentare con il legno Nordamericano. «Lo sai – mi spiegò – il legno qui a Ottawa non si spezza bene. La venatura è troppo selvatica ed è difficile da spianare. Ma ho fatto quello che ho potuto».

Quel giorno a casa sua vidi i frutti del suo lavoro: almeno una mezza dozzina di sedie di varie dimensioni, tutte fatte a mano e con amore. Fred, mio marito, fece delle foto di Antonio. Era facile raffigurarselo: un giovane alto quasi due metri, con i suoi attrezzi a tracolla, che viaggiava per mesi lungo la pianura del Po.

Antonio non mi disse mai se i suoi viaggi in Canada, lavorando nei boschi al nord dell’Ontario o nei campi di tabacco sulla riva nord del lago Erie, furono un’avventura pari a quella di seggiolaio. Qui a Ottawa usò il suo talento come passatempo.

Oggi che le careghe fatte a mano sono di moda, chissà se essere un conza con un laboratorio potrebbe essere un mestiere abbastanza redditizio per mantenere una famiglia.

Il 9 Settembre 2013, a Ottawa, Antonio morì improvvisamente. Aveva ottantotto anni. Era sbarcato con un gruppo di amici al porto di Halifax nel 1951.

Ariella Dal Farra Hostetter, Ottawa (Canada)

* Sì, sì, mi tengo ancora in contatto con la mia famiglia a Gosaldo, ed è da tanti anni che sono qui a Ottawa.

Antonio Renon
Antonio Renon con un attrezzo del mestiere

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