Una famiglia di Cancia dispersa in America

Mia nonna arrivò a New York da Cancia nel 1924. Io appartengo alla schiera dei tanti americani venuti in Cadore alla ricerca delle proprie radici. Ricerca proficua, che in diversi viaggi mi ha permesso di trovare nomi e storie di famiglia. Molto più difficile, invece (e sembra paradossale), è stato trovare parenti in America. Almeno fino a poco tempo fa.

Lo scorso settembre, infatti, la mia fortuna è girata, quando un cugino molto simpatico, Bobby Belfry, mi ha contattato e abbiamo scoperto che abbiamo in comune il cognome De Ghetto Garguol. Un test del DNA e l’accertamento dei documenti confermano che siamo cugini discendenti di Rocco De Ghetto Garguol (1802-1879) e Anna Maria Andreotta Moro (1815-1888), di Cancia. Cosa ancora più sorprendente, ho scoperto che siamo imparentati attraverso due famiglie di Cancia: i De Ghetto Garguol e gli Zanetti Daneto.

Bobby è un cantante talentuoso a New York, vincitore di numerosi premi. Sono così felice che mi abbia trovato, perché le mie ricerche fino a quel momento erano state frustranti e complicate dal fatto che suo nonno Giovanni (John) avesse cambiato il cognome da De Ghetto a Belfry, soprattutto a causa del sentimento anti-immigrati incontrato lavorando come commerciante negli Stati del Sud.

Non siamo sicuri di come Matteo e Maria si siano conosciuti. Sappiamo, però, che hanno iniziato la loro nuova vita insieme nel giorno più romantico possibile, scegliendo il 14 febbraio, il giorno di San Valentino, per sposarsi nel Bronx.

La storia di questa famiglia in America è una storia d’amore. Il bisnonno di Bobby, Matteo Olimpio De Ghetto, nato a Cancia nel 1885, emigrò a New York attorno al 1906. La bisnonna, Maria Caterina Belfi Goi, nata a Vodo nel 1888, arrivò nel 1890 con i genitori e i fratelli, e vissero nel Bronx, a New York. Non siamo sicuri di come Matteo e Maria si siano conosciuti. Sappiamo, però, che hanno iniziato la loro nuova vita insieme nel giorno più romantico possibile, scegliendo il 14 febbraio, il giorno di San Valentino, per sposarsi nel Bronx. Era il 1909. Due famiglie del Cadore si fusero per formarne una nuova, americana.

Olly e Mary nel giorno del loro matrimonio

Una piccola famiglia, la De Ghetto-Belfry, che però mi ha colpito per quanto è rimasta unita in America attraverso le generazioni,

Matteo Olimpio, che si faceva chiamare “Olly”, aveva portato con sé le sue doti di esperto falegname e grazie a quelle svolse molti lavori nella “Grande mela”, tra cui il primo maestro d’ascia (head shipwright) nei cantieri navali. Olly e Maria (Mary) crebbero due figli, William e John. John e sua moglie Ida ebbero un figlio, Robert, il padre del mio nuovo cugino Bobby e di sua sorella. Una piccola famiglia, la De Ghetto-Belfry, che però mi ha colpito per quanto è rimasta unita in America attraverso le generazioni, trascorrendo le feste assieme a zii, nonni, nipoti e cugini. Anche oggi i Belfry continuano a vivere vicini, cosa molto più rara in America rispetto all’Italia.

Olly, pur originario delle Dolomiti, sembrò essersi innamorato dell’acqua che circonda l’isola di Manhattan e delle spiagge del New Jersey e di Long Island. Comprò persino un terreno vicino alla riva dove costruì una bella casa e tenne una piccola barca. John, invece, era un uomo d’affari che viaggiava molto, mentre l’altro figlio di Olly e Maria, William, fece parte di un battaglione di carri armati nella Seconda guerra mondiale e in seguito prestò servizio nella Guardia Nazionale per lo Stato di New York.

John Belfry, con la moglie Ida (sulla sinistra); Robert Belfry, con la moglie Jean (sulla destra)

Anche se Bobby e io abbiamo vissuto vicino per molti anni – lui a New York e io nel limitrofo Connecticut – non ci siamo mai incontrati. Sfortunatamente, la pandemia ha per ora impedito qualsiasi riunione. Ma Bobby ha generosamente condiviso con me molte fotografie e storie della famiglia De Ghetto-Belfry, e di questo gli sono molto grata.

Dato che la sua famiglia non è mai tornata in Italia, nemmeno per una visita, io, da parte mia, condivido con lui ciò che ho imparato sulla nostra ricca eredità dolomitica. Speriamo di pianificare presto una reunion, negli USA o in Cadore, o magari in entrambi i posti!

Susan Petronio

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