Lettera al fratello scritta da Ferdinando Da Ronco, emigrato da Vigo di Cadore negli Stati Uniti per lavorare in miniera.
(Per gentile concessione della famiglia Nicolai)

Questo il testo:

«Caro fratello!
Hurley 28 luglio 1908.
Grazie a Dio la nostra salute è buona, e così spero sarà di te e famiglia. Qui si lavora sempre; il tempo anche fa caldo. Ed in Cadore come va la campagna?
Fammi sapere, siccome ho letto su d’un giornale di qui che sono stati grandi temporali nel Veneto. Tu mi parli di Polonio*, ma un punto fisso, una base, come suol dire, su
quanto pensa, precisa non posso dartela.
Ora mi dice che non si marita in America, altre volte dice che visto e osservato è più preferibile sposare una ragazza per bene di queste parti; e poi, secondo sua intenzione metter su qualche piccolo negozio oppure un saloon (osteria) che ritornare in Italia. Non sò poi se fa per ischerzo all’amore, o come sia poiché non va tanto spesso a vedere la sua innamorata (ad eccezione però che i 20 anni sono passati ed il sangue è meno caldo.) ciò è tutto per ora. Tu mi parli pure d’acquisto (se siamo contenti) di terreni su d’un’altra ti farò sapere il preciso se per si, o nò.
In certo modo (scherzo sai, ma è quasi vero) a comprare fondi in Cadore, e come comprare lavoro perché non fruttano a basta.
Basta, mai paura finché va bene. Tanti saluti alla madre, sorella e tua moglie ed a te un bacio di cuore dal tuo aff.mo fratello Nando.
Saluti al Cella, Giovanin, Nini e chi chiede di noi.
Sei contento dei ferri ricevuti, scrivi se t’occorre ancora qualcosa».

*Il fratello, Apollonio.

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