Lettera alla madre scritta da Ferdinando Da Ronco, emigrato da Vigo di Cadore negli Stati Uniti.
(Per gentile concessione della famiglia Nicolai)

«Carissima Madre e famiglia!
Hurley, 2 Maggio 1906.
Prima di tutto vi faccio sapere ch’io stò bene e così spero sia di voi e parenti.
Domenica mattina sono arrivato qui, e l’accoglienza fatta da mio fratello fu sincera e cordiale, forse più di quello ch’io credeva. A New-Iorch mi sono fermato due giorni, tanto per salutare i cugini Salagona, i quali mi videro di buon grado, e vi mandarono, da parte mia, i loro saluti. Sarei fermato anche colà a lavorare del mio mestiere, ma sentendo che per ora sono pochi lavori, e poi che bisogna essere molto provetti nell’arte, declinai pensiero sapendo che non ero ancora perfezionato nel mestiere.
Il viaggio sia per terra, sia per mare, fu ottimo ad eccezione d’un piccolo malessere che sentii i due primi giorni nel mare il quale m’aveva levato l’appetito, e reso il cibo schifoso e nauseante.
La traversata fu compiuta in 7 giorni come avrete saputo dall’agente d’Innsbruch, ma arrivato a New Iork il sabato sera del 21 Aprile, mi toccò aspettare fino il martedì susseguente (quasi tre giorni) perché ben 40 mila emigranti aspettavano per essere esaminati a Castel-Garden*. Per questa settimana riposo e dopo incomicierò a lavorare. Qui tutti stanno bene. Mi farete sapere se Chechin ha scritto ancora dopo la mia partenza, e s’è arrivato al posto di destinazione, o nò. Direte al Cella che la lettera, non hò potuto consegnarla a Checo de Menego, perché egli non si trova più a New-Iorch, ma mi fu detto che lavora con Candido Sualdin su per Meriden. Sicome, però, colà nessuno sapeva il suo indirizzo, stimai bene di non consegnarla a nessuno. A lui quindi non resta che chiedere là direzione di Candido, o di Alessandro De Sandre Matarollo, che lavorano assieme e di mandarmela qui, così io potrò fargli recapitare la lettera.
Credo quindi che del mio operato non avrà nulla da che dire.
Per tanto io vi saluto in compagnia di mio fratello. Salutate tanto la zia, Pierin, il Cella, Nini e quanti chiedono di mè.
Salutate pure Cente.
A voi un bacio che parte nell’intimo del mio cuore e mi dichiaro vostro aff.mo figlio
Ferdinando Da Ronco
Ciao ciao.»

*Castle Garden, meglio conosciuto come Castle Clinton o Fort Clinton, è un ex forte circolare situato nella Città di New York, a Battery Park, nella parte meridionale dell’isola di Manhattan. Dalla metà del XIX secolo fu utilizzato come centro di smistamento per l’immigrazione proveniente dall’Europa.

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