Austria, 1910. Un gruppo di bellunesi (alcuni dei quali di Cadola), impegnati nella costruzione di una ferrovia. Per molto tempo quello sulle ferrovie è stato uno dei principali mestieri svolti dagli emigranti bellunesi, tanto che andare all’estero a lavorare era indicato con la parola dialettale tedesca, un po’ storpiata, “andar su l’esampòn” (esampòn stava per eisenbahn, che significa appunto ferrovia).
(Per gentile concessione di Paolo De Pellegrin)