Lock Haven, contea di Clinton, Pennsylvania (Stati Uniti d’America), 31 agosto 1948. Lettera di Isaia Liberale Pompeo Epifanio Primo Bombassei alla sorella Silvia, ad Auronzo di Cadore. Figlio di prime nozze di Tomaso Bombassei Vittor e di Orsola Maria Zandegiacomo Della Bella, Isaia è emigrato in America con i genitori e la sorella Maria, dove ha gestito un panificio-pasticceria (come si evince dalla carta intestata “I. L. Bombassei Italian Bakery, 31 S. Henderson Street, Lock Haven, PA.), probabilmente seguendo le orme del papà. Alla morte di Orsola Maria, il papà Tomaso è tornato ad Auronzo e ha sposato Flora Zandegiacomo Mazzon, dalla quale ha avuto altri sei figli (Simone, Clara, Orsola, Giovanni, Silvia e Massimina.
(Lettera e brevi note storiche di Angelo Zandegiacomo)

Questo il testo:

31 Agosto 1948
Sorella e cognato carissimi; Ora, che finalmente, dopo tante promesse e temporeggiamenti, vengo a scrivervi, non so come incominciare. – In ogni modo, anzitutto, e di tutto cuore mi auguro questa mia abbia a trovarvi ambedue in ottima salute (e spero che la sorpresa nel ricevere la presente non vi faccia venir meno) e mi compiaccio assicurarvi che anch’io, Rosi e Bobby (Roberto) di salute non c’è male. – In secondo luogo cara Sorella, anche a nome di Rosi, voglio esprimerti il nostro vivo apprezzamento e perenne riconoscenza per le tue milteplici lettere inviateci e t’assicuro che furono un vero balsamo per i nostri afflitti cuori e ti ringraziamo per le tue espressioni di simpatia e le affettuose ed incoraggianti esortazioni, Sì, cara Silvia, in unisono col Divoi aiuto, l’associazione, tua e tutti i nostri cari congiunti ed amici al nostro grande dolore ci dà continua forza di sopportare tutto con rassegnazione. – Perciò nuovamente ti ringrazio di vero cuore. – I tuoi scritti hanno per me doppio significato, in primo luogo sono prova che tu non serbi nessun rancore verso di me per il mio biasimevole silenzio del passato; in secondo luogo rispecchiano la nobiltà, semplice ed affettuosa del tuo cuore ed io sono orgoglioso di essere fratello di sì magnanimi esseri; del resto come potrebbe essere differente quando uno ha la fortuna di aver avuto una Santa per madre e un padre con un cuore più grande di se stesso come il nostro caro padre. – Cara Silvia, credimi, quando rifletto, sul mio lungo silenzio verso voialtri tutti, sento un profondo senso di vergogna e non mi perdonerò mai la mia negligenza, però voglio cercare di fare ammenda (in parte) col mantenermi in continua relazione con voialtri tutti, poiché nei miei affetti siete tutti eguali senza nessuna distinzione, Simon Giovanni, Orsola Massimina, tu Clara e Maria siete tutti uno e ripeto mi considero fortunato di essere fratello di esseri così buoni ed affettuosi. – Ultimamente fui occupatissimo col mio Business altrimenti t’avrei scritto prima, ma nel futuro vorrò essere più puntuale. – Non vorrei soffermarmi sul doloroso soggetto della perdita della nostra cara madre, ma non posso farne a meno. – Se la notizia della morte della cara madre fu per me dolorosa, posso immaginare il sommo dolore tuo, e di Massimina, Orsola e Giovanni poiché voialtri avete la buona fortuna di esserle stati constantemente uniti ma avete avuto vieppiù la scossa della perdita. Io non so come esprimermi; dico soltanto che la nostra cara madre non è morta, Essa soltanto ci ha temporaneamente lasciati, ma nei nostri cuori e nei nostri affetti essa vive perennemente ed Essa d’alto dei Cieli intercederà onde Iddio ci mantenga sulla Retta Via onde renderci meritevoli di raggiungerla in Paradiso. – Cara Silvia io sono certo che la nostra cara Estinta non desidera le nostre lacrime e l’unico modo onde rendere completa la sua felicità celeste e di consolarci vicendevolmente, volerci bene e sopportare con rassegnazione la sua Assenza, perciò coraggio e soprattutto cerca di far coraggio alla cara Massimina che certamente, più d’ogni altro soffrirà la perdita. Mi auguro che i vostri affari progrediscano favorevolmente e che nella XXXX del vostro lavoro troverete sollievo per l’animo, Si, cara sorella, il lavoro e la rassegnazione alla Divina Volontà sono i soli rimedi per l’affanno dei nostri cuori. – Benché io non ebbi la consolazione di conoscere personalmente Angelin sono più che certo che gli Elogi fattimi da Simon in suo riguardo sono meritevoli ed io di vero cuore ci auguro ogni bene e voglio assicurarti che nel mio cuore lui gode il medesimo posto come lo godi tu. – Rispettatevi, compatitevi vicendevolmente e voletevi bene e vedrete che Iddio vi benedirà. – Cara Silvia ti prego di abbracciare per noi Massimina, Orsola ed i suoi figli, Gioani Giovanna ed il piccolo Tommy e dirai a Massimina che non appena avrò un po’ di tempo darò risposta alla sua lettera, come pure scriverò a Orsola e Giovanni. – Con Maria, Simon e Clara ci manteniamo in continuo contatto, loro stanno tutti bene; Maria m’ha promesso di spedirmi una fotografia della cara madre ma fin’ora non l’ho ricevuta. – Avevo promesso a Simon e Maria che quest’Estate sarei andato a trovarli unito a Rosina e Bobby ma purtroppo le vacanze di Roberto sono finite e anche per quest’anno non se ne parla più, poiché oggi Bobby ha ripreso i suoi studi alla Parrocchiale Scuola Superiore quest’anno lui si trova nella 3a tecnica e se ha fortuna in questi 2 anni dopo potrà entrare al Colleggio e completare i suoi studi per quella professione che lui vorrà sciegliere. – Bobby è buono, quest’Estate m’ha aiutato-abbasatanza spero che Iddio lo manterrà sempre così e che ci darà il dono della Salute e ci concederà di ottenere felicemente il completamento dei suoi studi onde possa procurarsi un’esistenza senza aver bisogno di sgobbà come suo padre. – Rosina, poveretta cerca di farsi coraggio, essa parla spesso di voialtri tutti; io sono più che sicuro che se la potreste essere vicino ci vorreste molto bene. – E d ora, sentomi alquanto sollevato che ti ho scritto, ma non voglio abusare della tua pascienza col prolungare perciò faccio punto colla fiducia e speranza che mi vorrai scrivere e non tarderai tanto come tardai io. – Nuovamente pregoti porgere i nostri affettuosi saluti a tutti ed abbraccia tutti per noi. – Certamente anche Angelin sarà occupatissimo, ma ora che Lazzaro è riscuscitato ogni piccolo scritto da Angelin sarà apprezzatissimo. – Abbracciandovi tutti due con massimo affetto anche per Rosina e Bobby ed augurandovi un’infinità di bene credetemi Vostro Affmo fratello e cognato Isaia Pregoti salutar tanto Nene Pino e Barba Biase come pure se hai occasione ricordami a Monsignor Pullié

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