Cos'è Aletheia?

Conservare la memoria della grande epopea migratoria bellunese, trasmetterne la conoscenza e valorizzarne gli aspetti più significativi. Sono questi gli obiettivi che si pone il Centro studi sulle migrazioni “Aletheia”, un progetto dell'Associazione Bellunesi nel Mondo realizzato grazie al supporto economico della Fondazione Cariverona. In altre parole, archiviare, digitalizzare e divulgare: le tre azioni guida che sintetizzano il mondo “Aletheia”, per andare a “svelare” un fenomeno che per più di un secolo ha segnato nel profondo un territorio e i suoi abitanti. Raccogliendo dati, testimonianze, racconti di vita, fotografie, lettere e documenti da diffondere tramite il web, e rendendo accessibile e alla portata di un click il grande patrimonio materiale e immateriale che la storia della nostra emigrazione ha lasciato dietro di sé, sparso in giro per le case e per le famiglie del bellunese.

29 Marzo 2024

Un cadorino pioniere di Loretto, Michigan

Giuseppe Andrea Marinello, i cui genitori Antonio e Maria Antonia Agnoli erano originari di Valle di Cadore, nacque a Fiume nel 1868, proprio nell’anno in cui venne firmato l’accordo croato-ungherese secondo il quale la città istriana tornava sotto il controllo dell’Ungheria, divenendone così il principale emporio marittimo e portuale.

22 Marzo 2024

Fiamme nella notte

Nella storia del lavoro negli Stati Uniti, pochi eventi hanno avuto un impatto significativo quanto l’incendio della fabbrica Triangle Shirtwaist, avvenuto il 25 marzo 1911 a New York.

15 Marzo 2024

Un giardiniere alla Cornell University di Ithaca

Molto spesso dimentichiamo che la storia non è fatta solo da importanti personaggi o grandi eventi, ma anche dalle innumerevoli piccole esistenze che hanno costellato ogni epoca, non lasciando, a volte, alcuna traccia riconoscibile del loro passaggio. Quante persone, costrette dalle circostanze a scelte drastiche, a dolorose separazioni, sono state dimenticate non appena parenti e conoscenti sono a loro volta scomparsi? Ecco, la ricerca storica serve anche a questo: a dare voce all’inascoltato, per restituire dignità e spazio a coloro che, purtroppo, sono caduti nell’oblio.

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