La Carta Mondiale dei Migranti
Il 4 febbraio 2023 compie dodici anni la Carta Mondiale dei Migranti, approvata nel 2011 a Gorée, in Senegal, al termine di un incontro internazionale organizzato a margine del Forum Sociale Mondiale di Dakar.
Conservare la memoria della grande epopea migratoria bellunese, trasmetterne la conoscenza e valorizzarne gli aspetti più significativi. Sono questi gli obiettivi che si pone il Centro studi sulle migrazioni “Aletheia”, un progetto dell'Associazione Bellunesi nel Mondo realizzato grazie al supporto economico della Fondazione Cariverona. In altre parole, archiviare, digitalizzare e divulgare: le tre azioni guida che sintetizzano il mondo “Aletheia”, per andare a “svelare” un fenomeno che per più di un secolo ha segnato nel profondo un territorio e i suoi abitanti. Raccogliendo dati, testimonianze, racconti di vita, fotografie, lettere e documenti da diffondere tramite il web, e rendendo accessibile e alla portata di un click il grande patrimonio materiale e immateriale che la storia della nostra emigrazione ha lasciato dietro di sé, sparso in giro per le case e per le famiglie del bellunese.
Il 4 febbraio 2023 compie dodici anni la Carta Mondiale dei Migranti, approvata nel 2011 a Gorée, in Senegal, al termine di un incontro internazionale organizzato a margine del Forum Sociale Mondiale di Dakar.
Le parole da tenere a mente nel contesto dell’emigrazione interna sono due: bonifica e colonizzazione.
Nel 1924 il regime fascista diede avvio a un ampio progetto di “bonifica integrale” in alcune aree d’Italia.
Un oceano a separare due continenti, distanti non solo fisicamente, ma anche a livello simbolico. Oggi anche le nazioni più lontane vengono mostrate alla Tv, nei documentari o in qualche telegiornale, e se dobbiamo viaggiare da qualche parte possiamo farci un’idea dei luoghi che andremo a visitare grazie a Internet. Ma in passato era tutto diverso e partire verso un nuovo Paese significava andare incontro all’ignoto.