Cos'è Aletheia?

Conservare la memoria della grande epopea migratoria bellunese, trasmetterne la conoscenza e valorizzarne gli aspetti più significativi. Sono questi gli obiettivi che si pone il Centro studi sulle migrazioni “Aletheia”, un progetto dell'Associazione Bellunesi nel Mondo realizzato grazie al supporto economico della Fondazione Cariverona. In altre parole, archiviare, digitalizzare e divulgare: le tre azioni guida che sintetizzano il mondo “Aletheia”, per andare a “svelare” un fenomeno che per più di un secolo ha segnato nel profondo un territorio e i suoi abitanti. Raccogliendo dati, testimonianze, racconti di vita, fotografie, lettere e documenti da diffondere tramite il web, e rendendo accessibile e alla portata di un click il grande patrimonio materiale e immateriale che la storia della nostra emigrazione ha lasciato dietro di sé, sparso in giro per le case e per le famiglie del bellunese.

19 Aprile 2024

In ricordo di Lena

Mi chiamo Maddalena, detta Lena. Ho tredici anni e sono seduta al buio nel cassone di questo camion che, dicono, mi porterà a Milano. Io non so dove sia Milano.

12 Aprile 2024

Una famiglia dell’Alpago – seconda parte

Mio nonno, Pietro D’Alpaos, nacque a Tignes nel 1915, il più giovane di cinque fratelli e sorelle. Suo padre era Natale D’Alpaos e la madre era Elena Bortoluzzi. Elena era la sorella di Pieretto Bianco, il celebre pittore dell’Alpago. Era nata a Trieste, dove la sua famiglia era emigrata per lavoro. Poi tornò e visse a Tignes.

5 Aprile 2024

Una famiglia dell’Alpago

Il mio bisnonno Giovanni Bortoluzzi (nato a Tignes nel 1875) andò in Germania prima della Grande Guerra per lavorare alla costruzione della ferrovia a Dieringhausen (vicino a Gummersbach), uno snodo ferroviario importante nella parte Nord-Ovest della Germania, oggi parte del “Nordrhein-Westfalen”, vicino al fiume Reno e alle grandi industrie e miniere di carbone presenti in quella zona. Emigrò con suo fratello Domenico e altri compaesani.

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