La vita dell’emigrante

Guido Battiston nacque a Belluno il 18 gennaio 1936, in una famiglia modesta e semplice. Il papà faceva il boscaiolo. Purtroppo, durante la Seconda guerra mondiale, nel 1944, Guido e il fratello Arduino rimasero orfani di padre. Guido aveva solo otto anni. La sua infanzia sarà segnata dal sacrificio. 

A diciotto anni, nel 1954, Guido raggiunse Arduino a Muttenz, in Svizzera, e iniziò a lavorare presso la ditta Marti. Nel 1964 passò alla Walo, dove rimase fino alla pensione. Lavoratore stimato e benvoluto da tutti per il suo impegno, per la sua bontà d’animo e per la sua esperienza, ben presto gli venne affidato il compito di caposquadra. Poté così aiutare tanti operai emigrati.

La vita di Guido fu piena di sacrifici… la vita dell’emigrante!

Nel 1967, dopo varie vicende e disgrazie famigliari, Guido conobbe la futura moglie, Lucia Lovat, proveniente da una famiglia numerosa di Belluno, emigrata in Svizzera a diciott’anni, ma con il ricordo delle origini sempre vivo in lei. 

Nel 1968 i due si sposarono in Italia, a Meano di Santa Giustina. Dal loro amore nacquero due figli: Felice, nel 1969, e Andrea nel 1971. Lucia e Guido trasmisero loro i valori più importanti, come la giustizia, la lealtà, la sincerità.

La vita di Guido e Lucia fu tutta lavoro e famiglia. Famiglia per la quale si sacrificarono e alla quale dedicarono tempo e amore, ricevendone in cambio la soddisfazione di vedere i due figli studiare e raggiungere un titolo di studio invidiabile. 

Guido fu un uomo semplice, dal carattere buono, silenzioso, intuitivo, sempre disponibile e sempre pronto ad aiutare. Un uomo concreto, di poche parole, ma di tanti fatti, capace di andare d’accordo con tutti, con tanti amici, sempre impegnato nella comunità. Collaborò infatti con la parrocchia e con la Missione Cattolica, offrendo gratuitamente i suoi preziosi servizi, con il centro ricreativo e soprattutto con la Famiglia Bellunese di Basilea, come consigliere e come Presidente. 

Con l’hobby del giardinaggio, gli piaceva anche fare il vino e i salami, per poi condividerli con gli amici. 

Con fede convinta nei valori umani e cristiani, ogni sera recitava le sue preghiere, passando in rassegna le foto dei suoi cari. Aveva una preghiera e un pensiero per tutti: per la moglie Lucia, per i figli, per le nuore Ramona ed Emanuela, per i parenti. 

Guido e Lucia adoravano in modo particolare le nipotine Ilena e Fiona. La fede fu molto radicata anche in Lucia, assidua praticante. Il suo carattere sensibile e generoso la portò a essere pronta a fare sempre del bene a tutti. Fu molto attiva nella Missione di Basilea città e continuò a collaborare anche quando don Mario Slongo fondò la Missione di Muttenz – Birsfelden – Pratteln. Lucia era forte, non si lamentava mai per non pesare sulla famiglia. Prendeva tutto con filosofia e un senso dell’umorismo che la aiutava a superare gli ostacoli della vita.

Nella vita di Guido non è mancata la sofferenza, dovuta a diversi infortuni e malattie che però ha saputo affrontare con coraggio, sostenuto dall’affetto dei suoi cari, soprattutto dalla presenza premurosa della moglie Lucia, supportato anche dalla preghiera, dalla forza della fede semplice ma vera, e dalla sua voglia di vivere.

Purtroppo, lo scorso 3 settembre, Guido è stato stroncato da un infarto e ci ha lasciato per sempre. Siamo qui per ringraziarlo di tutto il bene che ha fatto e seminato. Guido è entrato in paradiso con le mani piene di amore.

Anche Lucia purtroppo non è più tra noi. La comunità sentirà moltissimo la sua mancanza. Ci rimane nel cuore il suo sorriso. Cercheremo di stare più uniti come lei desiderava. Ora è con il suo caro Guido. 

Teresina Cassol

Partenze di massa di emigranti.
(Per gentile concessione dell’Associazione Giuliani nel Mondo)

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