Palestra Itália

Non solo lavoro, tradizioni e religiosità. Gli italiani hanno portato avanti in Brasile anche la propria passione per il calcio. Uno dei tanti esempi è il Palmeiras di San Paolo, compagine tra le più famose del futebol verde-oro, nata come espressione della comunità di emigrati giunti dall’Italia. Non a caso, il nome iniziale del club era Sociedade Esportiva Palestra Itália.

La scintilla da cui prese avvio l’epopea del Palmeiras scattò nel 1914, quando i dirigenti delle Industrie Riunite Matarazzo, dopo aver assistito a una trasferta in Brasile di Torino e Pro Vercelli, ebbero l’idea di dar vita a una squadra. 

La nascita ufficiale è del 26 agosto. Con divisa tricolore (maglia verde con maniche e collo bordati di rosso, e pantaloncini e calzettoni bianchi), Palestra Itália – scrive Enzo Caffarelli nel Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo – aveva due obiettivi: «entrare a far parte del calcio “ufficiale” e aggregare intorno a sé la comunità di immigrati, più che mai sensibile dal 1915, con l’entrata in guerra dell’Italia, al richiamo del sentimento nazionale». 

Palestra Itália fu seguita negli stadi da un numero crescente di tifosi italiani in terra paulista provenienti perlopiù dai quartieri periferici…

Dopo le prime partite amichevoli, il debutto in campionato avvenne il 13 maggio 1916 contro l’A.A. Mackenzie College. Fu pareggio 1 a 1. 

Dall’esordio ufficiale, spiega ancora Caffarelli, «Palestra Itália fu seguita negli stadi da un numero crescente di tifosi italiani in terra paulista provenienti perlopiù dai quartieri periferici e popolari di Bixica, Brás e Barra Funda».

La storia della squadra si trasformò radicalmente nel 1942, quando il Brasile entrò in guerra e la comunità italiana soffrì censure e rappresaglie. «Il divieto per ogni ente, scuola, associazione di richiamare l’Italia – sottolinea Caffarelli – impose alla società di cambiare nome e perfino di eliminare uno dei tre colori della divisa (le bordature rosse)». 

Con il nome Sociedade Esportiva Palmeiras, la formazione continuò a scendere in campo nel dopoguerra, conquistando numerosi successi e proseguendo la propria iniziale missione di rappresentare la comunità di oriundi italiani in Brasile. 

«A ricordo dei primi decenni di attività – racconta ancora Caffarelli – lo stadio, al quale si accede dalla avenida Francesco Matarazzo, ha continuato a chiamarsi Palestra Itália; ma, in occasione dei campionati mondiali di calcio in Brasile del 2014, la nuova ristrutturazione ha imposto anche un nuovo battesimo per omaggiare lo sponsor, la compagnia assicuratrice Allianz: e lo storico nome è stato abbandonato in favore del commerciale Allianz Parque».

 

Palestra Itália, 19 giugno 1918.
(APESP – Arquivo Público do Estado de São Paulo – fonte Wikimedia Commons)

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