Vittorio De Vecchi

Nacque a Tisoi di Belluno il 6 gennaio 1897; perse il padre non ancora cinquantenne a seguito di silicosi e così fu anche per un fratello. A Tisoi Vittorio frequentò la prima elementare. A soli dieci anni trovò occupazione stagionale in Trentino come ciodet. Emigrò in Francia già nel 1911, occupato nel duro lavoro delle cave di pietra nel bacino di Comblanchien. Nel 1916 ritornò in patria, partecipando alla Prima Guerra Mondiale; venne decorato con la Croce di Guerra. Qui iniziò a lavorare in ferrovia ma purtroppo dopo qualche mese venne licenziato e dovette riprendere la valigia per l’estero dove l’attendevano fatica, sudore ed umiliazioni. Ritornò in Francia nel 1921, dove sposò Carlotta Giozzet di Belluno. Nel 1934 divenne proprietario di una cava iniziando in proprio l’attività del taglio della pietra ed optò per la nazionalità francese. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu mobilitato sul fronte francese e gli venne concessa la medaglia interalleati ed altri riconoscimenti. Finita la guerra, riprese la sua occupazione fino all’età di 65 anni. Con l’età della pensione, Vittorio potè dedicarsi al lavoro artistico e alla scrittura di poesie, più volte pubblicate sul nostro giornale. Il figlio Renato, che gli successe nella conduzione dell’attività, è stato anche sindaco di Buffon. Oltre ad essere Cavaliere di Vittorio Veneto, Vittorio De Vecchi ricevette vari riconoscimenti sia in Italia che in Francia. Morì a Buffon il 10 marzo 1988, all’età di 91 anni. 

Fonte: BNM n.2/1883 e n.9/1988

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