Valdis Garbini

“Ora a Cesana non c’è più tanta giovinezza”. Valdis è a sinistra, a cavallo.
“Ora a Cesana non c’è più tanta giovinezza”. Valdis è a sinistra, a cavallo.

“Sono nato a Cesana di Lentiai il 4 dicembre 1930. Nel 1942 lascio la scuola e vado con mio zio in montagna a pascolare le vacche; sono rimasto al suo servizio quattro anni, lavorando un po’ qua e un po’ là. Nel ’51 parto militare per il 6° CAR di Pesaro, dove sono rimasto come istruttore fino all’aprile ’52, naia che mi ha servito molto nella vita e nel lavoro. Nel ’54 parto per la Svizzera dove mi sono trovato bene nel lavoro e dove ho incontrato Lidia, mia moglie. Nel ’56 ho deciso di venire in Francia con l’impresa dell’ing. Augusto Mione, chiamato da mio fratello. Sposandomi, avrei avuto un alloggio per la famiglia. Così ho deciso di partire. Il padrone, dopo esserci messi d’accordo, mi ha augurato buona fortuna, dicendomi che se avessi avuto dei problemi avrei comunque avuto sempre il mio posto. Ero l’unico giovane che aveva un permesso speciale da fine gennaio, e non da fine marzo come lo avevano gli altri. E’ stata veramente una grande soddisfazione! Lidia è venuta in Francia a fine anno e così il 5 gennaio 1957 ci siamo sposati a Lentiai e a Negrar (VR) Siamo insieme da 56 anni, con due figlie e quattro nipoti, tutti con un buon lavoro e felici. Qui, in Francia, ho la mia casa costruita con le mie braccia, e dove passo la mia vita da pensionato, sperando che il Signore mi dia ancora qualche anno di vita con la mia cara Lidia, e un po’ di salute della quale abbiamo sempre bisogno. Oggi è San Bernardo, festa a Cesana, e questo mi dà un po’ di nostalgia. Gli anni scorsi eravamo sempre là, facendo la festa nel cortile di casa, invitando amici e paesani. Ora la sola speranza è di poter tornare ancora una volta per poter riempirmi gli occhi e il cuore di questa magnifica vallata che tanto amo, ritornare per ringraziare il Piave che per noi era tutto; quando era in brentana lo sentivo anche a letto. Quante volte con i gomiti sul parapetto del ponte, facevo progetti di andare a lavorare lontano! Ricordo con nostalgia quando lasciavo i genitori con un nodo in gola che si scioglieva solo dopo Alano e Quero o dopo la galleria di Arsié.

Un caro e cordiale saluto a tutti voi, ringraziando tutti i collaboratori del giornale che leggo con molto piacere”.

Valdis Garbini – Bouc Bel Air – Francia

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