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È uscito il nostro notiziario

La copertina del numero di 2 di marzo 2021 della rivista del Centro Studi sulle Migrazioni "Aletheia"

Siamo arrivati al secondo numero del notiziario del Centro Studi sulle Migrazioni “Aletheia”. Grazie alla collaborazione con Antonio Cortese, ex Direttore Centrale dell’Istat – è stato docente presso la Facoltà di Economia
e Commercio di Urbino e presso la Facoltà di Economia di Roma Tre – avrete modo di venire a conoscenza dell’emigrazione veneta in tre paesi del mondo ben definiti: Ploštine, Chipilo e Grigny. Daremo inoltre spazio
a una serie di testimonianze di emigranti bellunesi di ieri e di oggi, tratteremo anche di numeri e degli Agenti di emigrazione. Buona lettura.

Archivio foto-storico dell’emigrazione. Il progetto cresce grazie alla Regione Veneto

La promozione della raccolta fotografica Aletheia

Continua a crescere l’archivio foto-storico del Centro Studi sulle Migrazioni “Aletheia”. Grazie a un finanziamento della Regione del Veneto, l’Abm sta proseguendo nella strada intrapresa nel 2015. In quell’anno, infatti, sempre contando sul fondamentale contributo regionale, venne dato avvio a un progetto di raccolta, digitalizzazione e archiviazione di materiale storico relativo all’emigrazione veneta nel mondo. L’obiettivo era creare un archivio digitale indicizzato con cui costruire, conservare e diffondere una storia “per immagini” dell’emigrazione.
Successivamente, per renderlo ampiamente fruibile, tale archivio venne messo a disposizione online, attraverso il portale del Centro Studi sulle Migrazioni “Aletheia” (www.centrostudialetheia.it): un sito con cui abbattere le barriere e consentire a tutti l’accesso alla memoria storica del nostro “andare per il mondo”.
Attualmente, un nuovo contributo regionale sta consentendo di incrementare questo patrimonio. È infatti in corso un ulteriore lavoro di digitalizzazione e caricamento online sia di foto, lettere, documenti già raccolti, sia di materiale che si sta raccogliendo ex novo.
«Miriamo a un duplice scopo – spiega il presidente Abm Oscar De Bona – da un lato completare il caricamento su “Aletheia” dell’archivio già costituito, dall’altro portare avanti un ulteriore lavoro di raccolta, digitalizzazione e caricamento sul web. Un grazie alla Regione, sempre sensibile al tema della conservazione della memoria dell’emigrazione, alle persone che ci stanno portando la propria documentazione e ai volontari che ci danno supporto in questo importante lavoro. Invitiamo chiunque abbia conservato delle testimonianze del proprio passato di emigrante o degli espatri dei propri famigliari a rivolgersi ai nostri uffici».

I contatti a cui fare riferimento sono:
Tel. +39 0437 941160
email: aletheia@bellunesinelmondo.it
Il materiale consegnato verrà digitalizzato e restituito ai proprietari.
Didascalia (aletheia) La promozione della raccolta fotografica Aletheia

Grande interesse da parte degli studenti del “Renier” per il Centro studi sulle migrazioni “Aletheia” presentato all’interno di un progetto di Dolom.it

Dolom.it è il primo museo virtuale del paesaggio dolomitico, composto da materiali digitali co-creati da centinaia di studenti, professori, associazioni e appassionati di cultura, storia e ambiente del territorio dolomitico. Un museo che racconta il paesaggio attraverso gli occhi dei suoi abitanti e permette loro di studiarlo, reinterpretarlo e sentirlo proprio impiegando media e percorsi di rielaborazione espressiva dalla parola scritta alla performance teatrale. Nel 2017 il museo virtuale ha promosso la prima edizione di Invasioni Digitali Dolomitiche, stimolando il pubblico a promuovere delle vere e proprie “invasioni organizzate” di musei, centri storici e itinerari naturalistici che hanno portato il paesaggio dolomitico al centro della vita quotidiana grazie all’attività sui social network.Il corso più recente, partito nel febbraio del 2018, coinvolge due classi dell’istitituto Renier  e prevede la valorizzazione di un sito estremamente importante per la storia medievale della Valbelluna: il castello di Cor.I ragazzi, dopo un inquadramento storico comune sull’Alto medioevo in Valbelluna, divisi in due gruppi, si sono concentrati sull’elaborazione di una invasione digitale del castello di Cor da una parte e sul ruolo degli archivi come poli di conservazione e fruizione del nostro patrimonio culturale dall’altra. In particolare il secondo gruppo è stato portato a riflettere sul ruolo fondamentale che le nuove tecnologie hanno per l’elaborazione di una strategia di valorizzazione del nostro passato. È in questo contesto  che si è inserito il direttore dell’Associazione Bellunesi del mondo Marco Crepaz che su invito dello storico Jacopo De Pasquale ha presentato agli studenti il Centro studi sulle migrazioni “Aletheia”,  che si occupa di archiviare on line e di rendere fruibile in tutto il mondo i ricordi e le vicende di tutte le famiglie bellunesi emigrate all’estero. Una presentazione che ha riscontrato grande interesse da parte degli studenti, tanto da rendersi subito disponibili a dare il proprio contributo per arricchire lo stesso archivio con materiale fotografico personale riferito ai loro parenti emigranti all’estero. Finita questa interessante presentazione i ragazzi si sono allenati ad archiviare in un ambiente di test una serie di materiali relativi al castello di Cor seguendo alcuni standard di catalogazione in uso in questo momento nel mondo. Il percorso, che continuerà anche nei prossimi mesi (conclusione giugno 2019), porterà gli studenti a creare un percorso di valorizzazione museale nel digitale del  castello di Cor volto a dare nuovo lustro ad uno dei siti più importanti ma meno conosciuti dal grande pubblico della nostra storia.