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Giacomo Brente. Emigrante, ma ancor prima alpino

Giacomo Brentel, nato a Feltre il 9.09.1889, aiutante di battaglia 1°alpini -
Guerra 1915-18
Giacomo Brentel, nato a Feltre il 9.09.1889, aiutante di battaglia 1°alpini –
Guerra 1915-18

Per ricordare ed onorare il centenario dell’entrata in guerra del 1915-1918, mi sento fiero e orgoglioso di aver avuto un padre alpino, Giacomo Brentel, che si distinse per un atto estremamente eroico che tengo molto a raccontare.
Devo anzitutto dare atto e gratitudine al corpo degli alpini che considero il più onorato per quanto ha saputo dare e tuttora dà. Alpini che troviamo in ogni evento, sia in guerra che in pace, pronti a sacrificarsi pur di eseguire il proprio compito: in naufragi, frane, valanghe, terremoti e quant’altro l’alpino è sempre in prima fila per l’adempimento del proprio dovere.

Mio padre alpino puro sangue partecipò alla prima guerra mondiale e gradualmente avanzò di grado tanto da divenire aiutante di battaglia, vale a dire il più alto grado per un soldato.

Gli fu dato il compito di preparare la grande sfida che valeva la vittoria finale, quella di fermare l’invasione al Piave allorché il Piave mormorava “Non passa lo straniero” e così fu. Raggruppò una ventina di arditi, uomini coraggiosi, che nel più rigoroso silenzio attraversarono il Piave muniti di corde che attaccarono a un grosso albero iniziando con dei barconi a formare un ponte. Erano le cinque del mattino, era ancora buio; alle sette già un centinaio e più di alpini attraversarono il Piave e da lì iniziò il continuo flusso di truppe che in poco tempo misero il nemico in fuga fino alla vittoria finale.

Carlo Brentel, Toronto – Canada