La sera del 3 dicembre ’73

Nihil certius morte hora autem mortis nihil incertius”. Niente è più certo della morte, ma non vi è nulla di più incerto della sua ora.

Ado Cortina nacque il 21 agosto del 1947 a Sant’Antonio Tortal (Trichiana). Dopo essersi diplomato come congegnatore meccanico a Mel e aver lavorato per qualche tempo con una ditta di Belluno, sperimentò la prima emigrazione nel 1966, a Livigno, in provincia di Sondrio, dove lavorò per circa un anno alla costruzione della diga del Punt dal Gall.

Nel 1967 prestò servizio militare come artigliere, completando il corso per sottufficiali a Foligno. Fu congedato sergente maggiore.

Nel 1970 iniziò la sua avventura di emigrante in giro per il mondo. Assunto con l’Impregilo, partì per la Turchia, dove l’impresa italiana stava costruendo la diga di Keban. Ado lavorava in officina, occupandosi della manutenzione dei macchinari. Dalla Turchia passò successivamente in Pakistan, sempre con l’Impregilo, per lavorare alla diga di Tarbela.

Conclusa l’esperienza in Pakistan, passò alla Speno International, la ditta specializzata nella manutenzione di binari ferroviari. Tra il 1971 e il 1972 girò così diversi Paesi del Nord Europa, spingendosi fin oltre il Circolo Polare Artico, per poi spostarsi nell’Est europeo, in ex Jugoslavia.

Le sue capacità, il suo impegno e la buona conoscenza dell’inglese lo portarono infine ad assumere il ruolo di responsabile di un progetto in Australia.

Partito, Ado non poté tuttavia fare nemmeno un giorno di lavoro. Arrivò in Australia alla fine di novembre del 1973. La sera del 3 dicembre, mentre assieme a un collega italiano emigrato con lui camminava verso Port Hedland, fu investito da un’automobile, che lo portò via per sempre.

Ado Cortina

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